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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

Release ritardataria, ma non troppo

Sarò breve e sintetica anche perché questa release era prevista per venerdì e siamo a lunedì XD Inoltre da oggi torno in modalità università essendomi iscritta al mio "ultimo esame con voto", senza contare la tesi che languisce a causa del caldo al pari della sottoscritta. La release era prevista per venerdì anche per questo, ma poi ho inutilmente cercato di infilarci roba aggiuntiva, siamo quasi tutti ancora in vacanza, ecc... e ha finito per essere rimandata a oggi. Nota positiva: ho aggiornato l'homepage del mio sito personale e sto mettendo a posto uno dei sottodomini *heropose* Webtoon Come ho detto sulla fanpage Winter Woods è "ufficiosamente" stato completato per ferragosto, ma ora è ufficialmente completo *nod* Tutti i flashback sono stati fatti, tutte le linee sono state controllate e sull'app dovreste trovare tutto belle pronto e nell'ultima versione -si spera, perché fa un po' come gli pare con gli aggiornamenti -.- Per sparare u

Dream Daddy [recensione]

Again, la carne e debole e non ho saputo resistere quando mi è stato chiesto come fosse questo gioco XD Fortunatamente non dura tantissimo per cui sono riuscita a finirlo con calma. Dream Daddy: A Dad Dating Simulator è una visual novel indie ideate e sviluppata dai Game Grumps un famigerato canale di let's play e qui mi fermo, perché lo ammetto, non bazzico molto l’ambiente (però in compenso ho visto qualche video di uno degli ex-membri, Jon Tron, perché me l’avevano consigliato) Come si intuisce dal nome è un dating simulator (semplificato all’osso e senza statistiche) in cui interpreti un papà che deve barcamenarsi tra il lutto e la figlia adolescente, magari andando avanti trovando un nuovo amore. La premesse è alquanto semplice, il target chiaro e per essere il primo gioco che fanno non è affatto male, ma non è nemmeno privo di problemi. Graficamente è molto bello , è decisamente il punto di forza del gioco ma coinvolgendo svariati illustratori risulta poco etero

Period: Cube [Recensione]

La carne è debole, alla fine presa dalla rabbia per Hakuoki ho comprato anche Period Cube (poco prima che i saldi finissero) e devo dire che mi ha piacevolmente stupita fin da subito: - I disegni della Kuroyuki , la stessa di Black Wolf Saga (che non vedremo mai in inglese, grazie all’Aksys -.-) - L’ambientazione scopiazzata da Hack, SAO e con una spolveratina di Persona ; - L’interfaccia da rpg e l’affinità fatta a Status (che però spoilera il più delle volte) - La musica , una volta tanto, mi ha piacevolmente stupito (ma non la opening) ; - La disposizione intricata delle route, per così dire. In realtà uno dei punti sopracitati è stata anche la più grande delusione di tutto il gioco… Sapevo che essendo Otomate non potevo aspettarmi grandi stravolgimenti nelle meccaniche (di fatto Period è in linea con Amnesia, 2 statistiche che determinano il finale e un breve prologo che ti getta subito in uno dei differenti “stati del mondo”) ma una parte di me sperava che ci fosse

Hakuoki: Kyoto Winds [recensione]

In realtà non so se definirla veramente una recensione, il fatto è che è successa una cosa buffa dopo l’ultimo post su l’argomento : mi son detta, visto che ormai aveva scritto il recap , di farmi forza e finire la prima route e lì la situazione è degenerata . Cosa è successo di preciso? Tanto per cominciare per qualche arcano motivo, ancora una volta, col mio metodo di fare gli otome sono finita con Heisuke – che non sopporto XD In realtà non è vero, Hakuoki ha svariate scelte “criptiche” per cui dopo aver collezionato due punti con lui mi sono arresa all’idea di farlo perché era quello con maggiori possibilità di finire bene. Sono andata avanti tranquillamente, tra deja-vù e noia, per poi incappare in un brutale e inaspettatamente rapido finale e mi son detta: “cavolo, ho cannato il true ending” A una parte di me non interessava continuare oltre ma l’altra parte di me era troppo irritata dal fallimento per lasciarlo impunito solo che… ricordavo di aver controllato poco prima

Hakuoki Recap

Mi sono resa conto che non posso pretendere che la gente legga tutti i post presenti sotto un determinato tag solo per capire di che parlo e i continui riferimenti che faccio *cof cof* così ho deciso di fare il punto della situazione in vista della recensione a Hakuoki: Kyoto Winds (e sono grata all’Idea per avergli dato un nome leggermente diverso così si fa meno confusione) Cos’è Hakuoki? Un otome della Otomate alquanto famoso che in patria è in tutto e per tutto una serie mentre da noi è uscito, su ogni console immaginabile, di fatto solo il capostipite della serie (ma ne parleremo poi) Lo chiamo Hakuoki e non Hakuouki come fanno in tanti per il solito motivo di sempre: quella “o” andrebbe traslitterata come “ō” ma, come nei manga, generalmente evito di usarla perché non tutti i font adatti all’italiano hanno tali caratteri speciali *nod* L’altro motivo è sempre il solito: la “u” di “ou” (traslitterazione comunque corretta della “ō”) è muta, serve solo a dire che la “o” va p